FIPAV MILANO 2013-14

dal sito Arcus:

Serata di grande pallavolo al palazzetto Gramegna di Albairate. Ospite dell'Arcus la quotata e blasonata formazione del Visette, società storica della pallavolo milanese e lombarda, abituata a competere con le più forti squadre giovanili a livello nazionale. C'era timore, per le nostre, alla prima esperienza nel girone d'eccellenza, e non abituate ad affrontare formazioni di così alta caratura tecnica. Ma c'era anche consapevolezza di avere le qualità per non sfigurare, nemmeno di fronte a squadre nettamente favorite dal pronostico.

Per l'Arcus c'è qualche problema di formazione, visti gli acciacchi di qualche giocatrice. Così Eleonora non parte al centro ma, sperimentando un ruolo che potrebbe esserle assai congeniale, viene schierata di opposto, contando anche sulle sue lunghe leve per porre un argine ai dirompenti attacchi di banda delle ospiti. Già dalle prime battute si capisce che questa sera l'Arcus c'è: nessun timore reverenziale, buona concentrazione, dinamismo in attacco e in difesa. E il Visette deve presto accorgersi che l'Arcus è una matricola terribile: ribatte punto su punto, resta attaccata nel punteggio e, quando sulla linea dei nove metri si presenta Valeria, infligge un pesante 4-0, tanto che coach Pirella deve chiamare il suo secondo timeout. Le ospiti paiono sorprese dagli attacchi dell'Arcus, e dal fatto di trovarsi di fronte un muro che in più occasioni le fa soffrire. Ci sono errori da entrambe le parti, vista la volontà di forzare su ogni colpo, ma l'Arcus sbaglia meno, e rintuzza il tentativo di recupero del Visette, che arriva sul 19-18, per poi di nuovo subire un 3-0 nel turno al servizio di Lalla. Avvicinandosi ad un traguardo così insperato, cominciano a tremare i polsi; coach Lusietto allora saggiamente spende il suo primo timeout sul 23-21, e si va punto a punto fino al 24-23. L'errore in battuta del Visette dà il set all'Arcus, e denota la tensione presente nel campo avversario. Bene tutte le ragazze, che hanno dimostrato di saper essere squadra vera, capace di imprese imprevedibili.

Sulle ali dell'entusiamo anche il secondo set è interpretato da grande squadra: nessun cedimento, e sostanziale parità sia nel gioco sia nel punteggio. Timeout per Luisetto sul 13-15, e subito parità raggiunta. La partita è bella e divertente, e si apprezzano giocate di qualità sia da una parte sia dall'altra. Il Visette, che a inizio secondo set aveva dato spazio al secondo palleggio, rimette in campo la titolare (che è primo palleggio in serie C), e la differenza si vede: poi, sul 17-16, l'Arcus, in modo quasi inspiegabile, alza bandiera bianca, e decide che può bastare così: parziale di 1-8, con sofferenza in ricezione e sotto rete, e la partita si rimette in parità.

Terzo set ancora all'insegna dell'equilibrio e della grande pallavolo fino a due terzi della sua durata: l'Arcus sotto di una o due lunghezze ma sempre in grado di bloccare qualsiasi tentativo di fuga del Visette. Anche qui però, ad un certo punto, accade che si spenga la luce, come se le energie, nervose più che fisiche, non bastino più a reggere l'improbo confronto: dal 19-20, col set ancora apertissimo, ecco un parziale di 0-5 e non resta altro che sperare nel quarto.

L'inerzia dell partita, però, è ormai da una parte sola: le ospiti ora giocano in scioltezza, e per l'Arcus diventa sempre più diffciile metter giù palla, anche perché le energie cominciano a diminuire. Dal punto di vista fisico e tecnico il Visette è sicuramente più forte, e quindi, per poter reggere il ritmo alle avversarie, serve spendere una quantità di energia superiore. Così la spia della riserva nel quarto set si accende sul rosso fisso. Eleonora, ormai al limite, lascia il posto a Clara sul 8-14, ma ormai nessuno più spera in un esito diverso da quello che il punteggio lascia presagire. Così finisce 25-16. Risultato giusto, ovviamente, perché ha vinto la squadra più forte, ma l'Arcus si è tolta una grande soddisfazione: vincere un set col Visette, col Visette del girone d'eccellenza, non con le squadre di seconda o terza fascia, era un sogno che le ragazze di oggi coltivavano già da quando erano bambine. E oggi il sogno si è realizzato: onestamente, non si poteva chiedere di più.


dal sito Visette

VISETTE: Cucci 3, Marzella 17, Manella 11, Ripamonti 9, Grieco, Arcaini 16, Cereda (L). Lanzotti 10, Pizzigoni, Perego.

Il Visette Volley di Andrea Pirella sconfigge l’Arcus 3-1 e si aggiudica la terza vittoria consecutiva nel campionato di under 18. Senza peli sulla lingua però, partita noiosa: poco impatto emotivo, zero grinta ed un quantitativo esorbitante di errori da parte della nostra formazione soprattutto in battuta.

E’ stato un match con poche note positive. Ce la siamo giocata, ma non c’è stata la determinazione feroce in tutti i giocatori e questo è un peccato che non possiamo commettere e non possiamo permetterci.

Come anticipato il risultato finale è comunque positivo, perché ad esclusione del primo set che abbiamo perso (23-25), i parziali di quelli successivi sono buoni (25-16, 25-19, 25-15).

Se la domanda è: cosa è mancato alla nostra squadra? La conclusione è univoca: il problema è di mentalità.

Il Visette tecnicamente si è mostrato superiore agli avversari, ma notevolmente carente dal punto di vista della cattiveria agonistica che dovrebbe consentirci di portare a fondo i risultati.

Il profeta è colui che, grazie al dono di conoscere in anteprima accadimenti futuri, ha l'autorità e il carisma per guidare - moralmente o materialmente - il proprio popolo. La figura del capitano, dovrebbe ispirarvisi. Ci si aspetta che la nostra 59 prenda per mano le proprie compagne quando le cose non vanno, ma nonostante tutte le buone intenzioni, se la squadra non gira, è difficile che anche un giocatore come Marzella riesca a trascinare la squadra nella giusta direzione.

Quindi ancora una volta intaschiamo una vittoria importante, che ci colloca seconde in classifica, ma credo sia d’obbligo riflettere su quanto sia fondamentale l’atteggiamento che si porta in campo prima individualmente e poi a livello di squadra per il raggiungimento degli obbiettivi e delle aspettative che la società si è prefissata per questo Under 18.

Ad ogni modo siamo fiduciosi nei confronti di tutte le atlete e l’auspicio è che riescano al più presto a tirar fuori le indiscutibili qualità che gli appartengono.