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Differenze fra genitori, educatori, allenatori

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2015 11:49
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12/10/2015 09:02

Da itacanotizie.iit
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28/10/2015 10:23

Scusa Doc, prima che esponga il mio libero apprezzamento frutto di una lunghissima meditazione Zen sullo sproloquio in oggetto, mi piacerebbe sapere se condividi i contenuti oppure ti diverti a provocarmi ...
[SM=g7349]
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28/10/2015 11:06

Re:
a.birgi, 28/10/2015 10:23:

Scusa Doc, prima che esponga il mio libero apprezzamento frutto di una lunghissima meditazione Zen sullo sproloquio in oggetto, mi piacerebbe sapere se condividi i contenuti oppure ti diverti a provocarmi ...
[SM=g7349]




hai fatto la domanda a Doc... ma mi intrufolo. Sulla parte dell'allenatore io sono pienamente d'accordo, sarà che di fondo la penso proprio così.
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28/10/2015 12:37

In linea di principio non si può che essere d'accordo. E' come essere favorevole alla pace nel mondo, contrari alla fame ed avversi alla droga. Ma sii sincero, quanti tuoi colleghi conosci che rispondono perfettamente all'alto profilo tracciato ? Io pochissimi e posso fare anche i nomi, se vuoi. Conosco anche invece tantissimi "diversamente" capaci che screditano ogni giorno i valori dello sport. E se vuoi posso farti i nomi, se vuoi, certo che tu non sei tra quest'ultimi
Un abbraccio
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28/10/2015 12:47

Re:
a.birgi, 28/10/2015 12:37:

In linea di principio non si può che essere d'accordo. E' come essere favorevole alla pace nel mondo, contrari alla fame ed avversi alla droga. Ma sii sincero, quanti tuoi colleghi conosci che rispondono perfettamente all'alto profilo tracciato ? Io pochissimi e posso fare anche i nomi, se vuoi. Conosco anche invece tantissimi "diversamente" capaci che screditano ogni giorno i valori dello sport. E se vuoi posso farti i nomi, se vuoi, certo che tu non sei tra quest'ultimi
Un abbraccio




non posso parlare per gli altri allenatori... se fossimo tutti uguali e omologati forse sarebbe ancora peggio, cmq non ne vedo molti così. Credo di conoscerli anche io, vai tranquillo, non farmi nomi ^^
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28/10/2015 16:22

Allenatori ed Educatori: Come scongiurare il rischio di estinzione
Sin dalla prima lettura del manifesto di Felice Licari si ricava la netta sensazione che la figura dell’allenatore e dell’educatore sportivo si candida ad essere la soluzione ideale per la crescita ideale dei nostri giovani virgulti. Il coach – educatore conosce, comprende e forma meglio di chiunque altro i giovani che altrimenti non potrebbero affrontare le difficoltà della vita reale. Sbagliava il buon Woody Allen a dire che :”Chi sa … sa, chi non sa … insegna. E chi non sa neppure insegnare … insegna ginnastica !!!”. L’allenatore sa tutto !!! Addirittura Egli (la maiuscola non è casuale) sa persino come assestare una terapeutica pedata in culo del giovane atleta per accelerare il processo di conoscenza dei sani principi di cui è unico depositario !!!
Noi genitori siamo ovviamente elementi negativi e dannosi a tale virtuoso processo di formazione. Vogliamo sempre impicciarci di tutto e di tutti senza conoscere nulla e senza avere titolo in materia. Ai nostri figli manca una qualità per Loro essenziale in materia di sport: essere orfani.

Mi chiedo quindi se tale figura così importante per il futuro della nazione non sia da preservare e da tutelare per non correre il rischio di una rapida estinzione che minerebbe alle fondamenta la struttura morale di tutta la società moderna. Propongo quindi di fondare un ente per la Protezione E Tutela Istruttori (P.E.T.I.) che abbia due finalità statutarie: la prima è quella di proteggere il povero allenatore indifeso dalla furia selvaggia ed indiscriminata dei genitori - bracconieri che tendono a sparare su qualsiasi cosa si muova in panchina. La seconda di avviare progetti di ricerca per garantire la sopravvivenza della specie. Arrivo ad ipotizzare la costruzione di un avveniristico laboratorio di bio-ingegneria avanzata che isoli il DNA degli esemplari più dotati per conservarli in vitro e magari un giorno, messe da parte le reazionarie regole della bio-etica, combinarle per generare “l’allenatore perfetto”. Mi affascina l’idea di un esemplare che abbia la prestanza atletica del puma Pirella, la capacità di adattamento ambientale del camaleonte Polito e la spietata determinazione della mantide religiosa Signoria. Certo, c’è il rischio di pericolosi “incidenti di laboratorio”. Non oso pensare al risultato se dovessero mischiarsi le provette di Robbiati, Brugnone e Di Vicino !!! La creatura risultante da tale aberrazione andrebbe subito confinata nell’isola del dottor Moreau o soppressa in nome della buona scienza.

Credo di essere un genitore fortunato. Ho avuto la fortuna (e il privilegio) in passato di conoscere ed imparare molto da veri uomini di sport e galantuomini come Paolino Buongiorno, Walter Rapetti, Enrico Bazan, Lucio Fusaro etc. Loro sono il mio metro di giudizio, il termine di paragone che mi fa apprezzare allenatori (vedi sopra) che ho avuto la bravura di scegliere per mia figlia ed altri di evitare o abbandonare (vedi un po’ meno sopra).

Noi genitori siamo un po’ come gli azionisti di una S.P.A.: contiamo solo in sede di approvazione del bilancio, uan volta l’anno., durante la quale sentiamo sempre la stessa solfa del progetto sportivo, dell’atleta al centro della attività e bla bla bla. Per il resto dobbiamo tacere e fidarci della buona gestione altrui. A me piacerebbe formare un patto di sindacato tra genitori e chiedere chi dirige la società, non tanto che le nostre figlie giochino di più, ma che giochino meglio. E questo pochi lo sanno insegnare.

Ed ora torno a lucidare la mia doppietta da bracconiere che, come il buon Don Camillo, carico a sale grosso o, al massimo, a piccoli pallini da 14. Tanto quelli a cui voglio sparare sono innocui passerottini e la stagione è appena cominciata.
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29/10/2015 09:15

Ma ti avevo chiesto di non fare nomi XD

cmq il primo pezzo è stupendo :)

sull'importanza dei genitori, io non sono uno di quelli che vorrebbe le figlie orfane, è anche vero che spesso nascono dei problemi per la visione diversa che c'è fra l'allenatore e il genitore. Quasi sempre l'atleta si sfoga con i genitori e quindi i punti di osservazione di certi eventi sono differenti.

ammetto che a molti allenatori il punto di vista del genitore interessa poco o niente :)
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29/10/2015 10:50

Re:
genmaforever, 29/10/2015 09:15:

Ma ti avevo chiesto di non fare nomi XD




E' vero ho il maledetto vizio di fare i nomi. Ma ho superato da un bel po' l'età in cui si accettano i buoni consigli !! :-)

E poi, in tutta sincerità, ritengo che sia giusto e doveroso fare nomi e cognomi (e a volte soprannomi) perché quando si espone il proprio punto di vista è necessario essere chiari e diretti per evitare fraintendimenti. In questo modo si rende merito a chi, come te, si applica con passione e abnegazione in una attività (a volte lavoro) così delicata ed impegnativa.

Se poi mi chiedi quali sono le qualità che pretendo da un buon allenatore, ti rispondo che sono le stesse che cerco in ogni persona con cui voglio condividere un obiettivo comune, ossia che sappia fare il proprio mestiere e che sappia mantenere gli impegni presi. Spesso un genitore non è in grado di valutare la qualità professionale e quindi si limita a considerare la seconda ritenendo che un uomo vale quanto la parola data.

Il compito di un genitore è solo uno: vigilare ed intervenire quando i presupposti per un sono sviluppo dei figli sono, anche lontanamente, compromessi. Ed è questo che il buon Licari non capirà mai.

Buon lavoro

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29/10/2015 21:30

Re: Re:
a.birgi, 29/10/2015 10:50:



Se poi mi chiedi quali sono le qualità che pretendo da un buon allenatore, ti rispondo che sono le stesse che cerco in ogni persona con cui voglio condividere un obiettivo comune, ossia che sappia fare il proprio mestiere e che sappia mantenere gli impegni presi.
Spesso un genitore non è in grado di valutare la qualità professionale e quindi si limita a considerare la seconda ritenendo che un uomo vale quanto la parola data.

Il compito di un genitore è solo uno: vigilare ed intervenire quando i presupposti per un sano sviluppo dei figli sono, anche lontanamente, compromessi.





Eh sì Tonio sono pienamente d'accordo con te.
A volte le colpe pero' non sono semplicemente dell'allenatore ma soprattutto del DS che lo sceglie, purtroppo non sempre con competenza.

A noi genitori il compito di "vigilare" come hai detto tu, sempre con la giusta dose di obiettivita'.






[Modificato da docangelo 30/10/2015 00:36]
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31/10/2015 11:49

Re: Re: Re:
docangelo, 29/10/2015 21:30:




Eh sì Tonio sono pienamente d'accordo con te.
A volte le colpe pero' non sono semplicemente dell'allenatore ma soprattutto del DS che lo sceglie, purtroppo non sempre con competenza.





Ehi Doc, mi vuoi vedere arrivare al pronto soccorso del tuo reparto anti-veleni in codice rosso a causa di una massiccia dose di stricnina versata da qualche DS particolarmente suscettibile (soprattutto uno)nella mia tazza di camomilla pre-partita?

E' gente pericolosa, lo sai .
Come il mio amico Jack Nicholson "faccio colazione ogni giorno a 500 metri dal PalaNatta dove ci sono un paio di dirigenti addestrati ad uccidermi", ma tutto ha un limite. Devo pensarci un po' su. Nel caso mandami un set completo di antidoti, tanto per semplificarti il lavoro al PS.

Ps:
Il mio gruppo sanguigno è AB+
Ho fatto tonsille, adenoidi ed ho una serie infinita di allergie ed intolleranze. La più grave è relativa ad un' erba infestante che cresce nei pressi (a volte dentro) alcune palestre della provincia.

Ps bis:
Smettila di chiamarmi Tonio, per favore.Mi ricordi il Tonio dei Promessi Sposi, un tipetto non proprio fortunato che alla fine si becca anche la peste. Non vorrei che qualcuno traesse spunti dalla narrazione.

[SM=g7346]

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