ASPES CUS MILANO vs BRACCO PRO PATRIA 1 – 3
PECCATO! . Non esiste termine più azzeccato per sintetizzare lo stato d’animo del post partita ASPES – PRO PATRIA. Un vero peccato non essere riusciti a tenere la gamba tesa per fare lo sgambetto fatale alla blasonata e forte compagine capolista del ranking milanese. Le piccole pesti dell’Aspes non se la sono sentita fino in fondo di fare lo sgarbo alla aristocratica signora del volley. Noblesse oblige.
E si che ci sono andate molto vicine. Nei primi due set, non solo hanno saputo imporre un gioco semplice ma efficace, ma hanno mostrato più concretezza e personalità delle avversarie. Per contro Pro Patria ha mostrato una discreta propensione all’errore non indotto. Servizi e ricezioni sono stati i punti dolenti e la causa dell’iniziale debacle.
Per la prima volta (almeno al Palacus) la tensione e il timore della sconfitta sono apparsi evidenti sul volto delle atlete di Brugnone e leggibilissimi dal labiale della Giordano che farebbe invidia ad un camallo genovese.PECCATO!.
La Pro Patria ha dovuto tirare fuori i colpi migliori per linee azzardate per avere la meglio della difesa Aspes. Alla fine il verdetto è giusto e inappellabile.PECCATO!.
La corsa del tram chiamato Aspes si ferma alla penultima fermata, quella prima del capolinea in via De Lemene dove comunque andremo per giocarci il titolo di miglior outsider con la simpatica e temibile band of sister del Viscontini.