00 04/05/2011 16:30
condivido in pieno quanto scritto da doc.
A volte è quasi inevitabile che genitori "ignoranti" - ignorano il gioco, ignorano la sportività, ignorano il comportamento e l'educazione - possano rovinare un partita.
C'è tanta violenza, desiderio di passare davanti agli altri, furbizia sporca in giro, e si ripercuote dovunque nei rapporti interpersonali. Purtroppo anche nello sport.

Chi rappresenta la società deve essere fermo nel rimproverare questi atteggiamenti, coloro che si comportano così devono subito sentirsi fuori posto, isolati da tutti.

Quest'anno anch'io mi sono sentito coinvolto moltissimo dalle gesta della squadra dove gioca mia figlia. Ho faticato non poco a staccarmi un po' dall'impostazione "tifoso sfegatato" (anche se non è nel mio DNA fare sceneggiate o protestare oltre i limiti, ndr.).

Credo che vada migliorato moltissimo, ripeto moltissimo il dialogo tra la società (allenatore, dirigente accompagnatore) e i genitori, facendo magari alcuni incontri/confronti molto informali (no lezioni barbose, inutili). Dovrebbe emergere con chiarezza lo stile e i metodi delle società.
Di fronte a troppi silenzi, a volte i rumori di fondo aumentano esageratamente, come anche i malcontenti, e questo può rischiare di creare climi tesi.

Che tristezza, comunque!

Paolo