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Adolescenti, alcol e droghe
di Claudio Mencacci, direttore Dipartimento di Neuroscienze Ospedale Fatebenefratelli MI

C’è un periodo della vita in cui si manifesta una grande vulnerabilità per l’esordio di patologie psichiche e per la dipendenza verso alcol e droghe, è l’adolescenza. Il 75% dei disturbi mentali insorge durante questo passaggio, quando vengono definite le capacità, le conoscenze, le abilità specifiche di ciascuno e vengono rafforzate le modalità relazionali e le competenze nell’affrontare le nuove situazioni. È un momento di fragilità neurobiologica e psicologica dovuta anche alle fasi di maturazione di alcune aree della corteccia cerebrale. Alcune maturano prima (corteccia occipitale e parietale), altre dopo (corteccia frontale). Nelle donne la piena maturazione del cervello avviene attorno ai 23-24 anni, negli uomini ai 27-28 anni.

Questi tempi differenti hanno implicazioni importanti sulla gestione dell’impulsività e sulla ricerca di “sensazioni forti”. In particolare vi è un’area celebrale (n. accumbens) che tra i 12 e i 20 anni predispone i giovani a sviluppare più facilmente dipendenza verso l’alcol e gli stupefacenti. La concomitanza, in alcuni giovani in questa fascia di età, di fattori di vulnerabilità genetica e famigliare, li espone in caso di associazione frequente di alcol e cannabis, a un rischio elevato di patologie psichiche e di dipendenze. I soggetti più a rischio per la dipendenza da alcol sono coloro che precocemente vanno incontro a intossicazioni acute dovute a bevute irregolari e intense (tipiche del fine settimana) e all’assunzione concomitante di cannabis, oggi modificata geneticamente con maggiori concentrazioni di principio attivo.

Durata, quantità e concentrazione del consumo sono elementi fondamentali dell’esposizione al rischio. Compito delle neuroscienze è continuare a studiare i fattori di vulnerabilità e di rischio, compito della società è tutelare l’adolescenza per favorire un accesso protetto all’età adulta con la piena consapevolezza che queste dipendenze aumentano i disturbi mentali già così diffusi nella popolazione, compito dei media è informare correttamente, compito dei genitori è tenere saldo il timone in un periodo periglioso della vita dei propri figli, non banalizzando, né drammatizzando, ma dando gli strumenti affettivi e cognitivi per affrontare il proprio futuro.


21 agosto 2014
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