IL PRESIDENTE "CORTESINO" GIANCARLO ALIVERTI.
Due scudetti giovanili a conferma della bontà del vostro settore…
“Direi che continua la “tradizione” Orago – è l’incipit del massimo dirigente cortesino – E’ giusto riconoscere che la base è quella ed è molto, molto solida. Da qualche anno è iniziata questa partnership che ora coinvolge anche altre realtà e continua ad ottenere grandi risultati”.
A livello giovanile si chiude dunque una stagione
ottima…
“Impossibile dire il contrario. E la dimostrazione
arriva anche dal fatto che proprio ieri sera abbiamo
incontrato il nostro sponsor il quale ha subito
sottolineato come sia importante, soprattutto in un
momento come questo, costruirsi il proprio futuro in
casa. Poi sappiamo benissimo che non tutte queste
ragazze arriveranno a calcare i campi della serie A1
o A2”.
In questo gruppo ci sono altre Perinelli e Caterina
Bosetti, due ragazze già nella rosa della
prima squadra?
“E’ un gruppo sicuramente molto buono e lo dimostra
il fatto di aver vinto anche senza Caterina, impegnata con la Nazionale maggiore, e nonostante l’infortunio a Danesi. Qualche ragazza ora “esce” per limiti di età e valuteremo insieme quale potrà essere la soluzione migliore per dar loro modo di crescere ulteriormente
L’accordo con Novara darà loro ulteriori chance?
“Unire le forze con un’altra realtà di vertice tradizionalmente attenta alle giovani come l’Asystel è sicuramente positivo e apre nuove possibilità di sviluppo e di crescita in tutti i settori. Per ciò che riguarda il settore giovanile, cercheremo non solo di rimanere ai vertici ma di migliorarci ancora”.
Anche la vostra serie A punta decisamente sulle giovani…
“L’Asystel lo fa già da anni, noi abbiamo iniziato l’anno scorso. Insieme abbiamo deciso di percorrere ancora questa strada, allestendo un gruppo di qualità sul quale innesteremo un paio di elementi di esperienza che possano fare da punto di riferimento”.
Dove può arrivare questo mix che avete in mente?
“Direi che, proprio perché si tratta di un gruppo giovane, è capace di
tutto. Il nostro obiettivo è di rimanere al vertice ma è chiaro che oggi non si può dire quale sia il nostro effettivo livello perché il mercato è ancora in piena evoluzione e dunque non ci sono ancora
parametri certi a cui fare riferimento”.
Intanto si può dire che sembrano cambiare i rapporti di forza con tante cosiddette “big” in difficoltà…
“In effetti è quanto sembra emergere dalle prime
mosse di mercato. Tante società, tradizionalmente
in lotta per lo scudetto, oggi si trovano a dover affrontare,
non certo per colpe loro, gli effetti devastanti
di questa crisi che condiziona gli sponsor. Già
quest’anno, con la vittoria di Busto Arsizio, abbiamo
assistito ad un primo cambiamento della “geografi a”
della pallavolo e, secondo me, è una trasformazione
destinata a continuare”.
Oltre alla crisi, ci sono altri motivi per questo
cambiamento?
“E’ un discorso molto lungo e articolato che non si può archiviare in due parole. Credo però che un aspetto meriti di essere
sottolineato: ormai manca completamente l’identifi cazione con il territorio.
Troppo spesso purtroppo si assiste a società che un anno giocano
in una città e la stagione successiva cambiano sede. In questo modo è
impossibile creare il cosiddetto “zoccolo duro” sia a livello di sponsor sia di tifosi e di legame con la singola realtà”.
Aspetto, quest’ultimo, che Villa Cortese ha invece come fiore all’occhiello…
“La nostra è una società molto radicata nel territorio e la miglior dimostrazione è proprio la collaborazione con splendide realtà come Orago, Visette e le tante altre che sono coinvolte. Ora c’è anche Novara e il progetto comune è destinato a migliorare ulteriormente”.
Ad ulteriore soddisfazione per la formazione varesina i premi individuali ad Elena Perinelli (Mvp delle Finali), Anna Danesi (miglior centrale) e Miriam Sylla (miglior schiacciatrice).