Le pagelle di CARLOTTA CAMBI
Bronzo mondiale, che dire: IMMENSE!
Ma adesso è il momento delle PAGELLE IGNORANTI, iniziamo!
#1 BONVICINI: In panchina è il capo ultrá, un po' come Genny 'a carogna per i napoletani. Si inventa nuove esultanze ad ogni partita diventando l'idolo delle folle e quando entra non la regge più nessuno: scatta, si tuffa, si fa colpire da palle imprendibili e impreca se non la mette in testa al suo palleggiatore. IL PUMA
#3 CAMBI: è l'incubo di tutti i centrali che si trovano in difesa, appena ne vede uno lo fa sdraiare con un pallonetto. Ha fatto più muri in questo torneo che in tutta la sua vita, infatti, non a caso, è stata scelta per l'antidoping. LA SOSPETTATA
#6 D'ODORICO: si è presa il campo con la grinta e con la voce, che è simile a quella della Bertè quando canta "sei bellissima". Ormai senza corde vocali è lei la vera trascinatrice di questa squadra, anche se sotto di 10 punti ci crede e si inventa il colpo della vita come Florenzi in Roma-Barcellona prendendo le avversarie alla sprovvista. IL CAPITANO
#8 ORRO: Con il suo fascino ha infranto i cuori di tutta l'America, meglio di Belen mentre fa pesi in una palestra piena di uomini. Ma lei non si accontenta. Dentro al campo è una tosta che fa tremare la ricezione di qualsiasi squadra. L'AMMAGLIATRICE
#9 BONIFACIO: i suoi primi tempi sono imprendibili come i numeri del Superenalotto. È riuscita ad avere il 100% in attacco in una partita, incredibile. Ma la vera magia la fa in difesa, dove non fa cascare nemmeno un pallone al costo di spiaccicarsi a terra come un gelato che ti casca di mano. L'ASPIRAPOLVERE
#11 DANESI: è più marcata lei di Messi in finale di Champions ma nonostante questo non si lascia intimorire. Il suo muro spaventerebbe anche Dario Argento e in difesa anticipa tutti i colpi delle avversarie (anche se a volte per la foga inciampa) . Docile e carina si trasforma se la fai arrabbiare. IL PANDA
#12 GUERRA: di nome e di fatto. La sua faccia non fa trasparire emozioni ma quello che fa è tutt'altro che pacato. Sia che parta come titolare sia che parta dalla panchina l'aggressività è la stessa e la squadra si affida a lei. Un vice-capitano da paura. LA DURA
#13 DE BORTOLI: molto spesso il pubblico non riesce a vederla a causa della sua carnagione troppo "chiara", direi quasi trasparente. Ma lei è tutt'altro che invisibile, risponde sempre presente e si prende le responsabilità che le spettano. GHOST
#14 EGONU: picchia forte e molto spesso in faccia, ma quello non è un problema suo. Il fair play non fa parte del suo sangue. In ricezione è più cercata lei che un mafioso in libertà ma non si fa minimamente influenzare. Più gli batterai forte addosso più la palla ti ritornerà forte in attacco, non so quanto convenga. LA NEGRA
#15 BERTI: la sua calma e la sua flemma sono il suo punto di forza. Ma quando perde la pazienza e soprattutto non trova del cibo dignitoso son cazzi. È la persona che ha potuto dare meno contributo in campo... ma signori miei quanti insegnamenti ha dato fuori lo sappiamo solo noi. LA PROF
#16 NICOLETTI: il suo bel sorriso potrebbe trarvi in inganno, ma attenzione, è tutt'altro che dolce, quando si tratta di giocare potrebbe mordere! Mi correggo, non è che potrebbe, morde veramente! Come Suarez ha fatto con Chiellini, peccato che il Chiellini in questione era della sua squadra. Le mani delle avversarie per lei sono un bersaglio facile, e la difesa non è più un mistero dopo che il puma le ha svelato i segreti del mestiere. LA BIONDA
#18 ZANETTE: è stata chiamata in causa nelle partite con più tensione emotiva ed ha risposto con dei sonori "vaffanculo" alle avversarie. Ha rischiato cartellini per tutto il tempo ma forse l'arbitro era troppo preso da altro per accorgersi dei versi che faceva in campo. LA PSICOPATICA
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