Dicevamo?
Peccato. Il rarissimo moto di sincerità e originalità del preposto alla comunicazione Volleyrò ci aveva illuso e divertito. Ora che Bava Beccaris ha ristabilito l'ordine e ridotto in catene il "ribelle", possiamo ritornare a leggere le solite manfrine del "volemose bene" e dei sogni comuni.
Comincio a sospettare che a Roma non ci si accontenti più dei titoli Fipav, ma che si punti direttamente al premio Nobel per la Pace (con Orago).
Per quello alla Letteratura e per il Pulitzer ovviamente niente da fare.