ViSette – La Rete Cus Milano 3-1

La Cassazione riunita a Settimo Milanese, su richiesta del Sostituto Procuratore Bonisolli, ha emesso il suo verdetto definitivo, inappellabile. Anche il terzo grado di giudizio (dopo quelli di Novembre e Gennaio) condanna la brigata blu La Rete Cus Milano al massimo della pena: fuori dalla Final Four di Marzo. Alla lettura della sentenza il principale imputato Longoni, fino ad allora in piedi quasi a sfidare la corte, si è accasciato sulla panchina mettendosi le mani tra i capelli (metaforicamente) in preda allo sconforto. Alcuni giornalisti presenti (venuti anche da Cinisello) hanno sentito il boss chiedersi a mezza voce: “Dove ho sbagliato, dove ho sbagliato …??” . “Hai sbagliato mestiere !!!” verrebbe da dirgli. Ma sarebbe inutile. Certi soggetti tendono sempre a reiterare il reato.

Il dibattimento processuale non era iniziato bene per l'accusa di ViSette, le schermaglie iniziali e le eccezioni procedurali avevano consentito alla Rete di chiudere in vantaggio la prima udienza. Alla riapertura dei lavori il PM Bonisolli ha prodotto nuove prove “schiaccianti” (soprattutto da posto 4) e con lucida e attenta condotta ha ribaltato la situazione fino alla requisitoria finale.

(omissis)

Alla difesa non è rimasto che chiedere mestamente la clemenza della Corte o, in subordine, la concessione delle attenuanti generiche. Negate entrambe.