ViSette - LA RETE CUS MILANO 3-0

Ci sono partite che non sono né esaltanti e neppure sorprendenti, ma che per qualche strano motivo sai che conserverai gelosamente tra i più cari ricordi. Quella di ieri sera tra La Rete (oltre a Aspes ometto volutamente anche Cus Milano, per rispetto al buon presidente Almansi e amici vari) e ViSette è sicuramente una di queste.

Risultato scontato e gioco canonico tra due squadre che più o meno si equivalevano per tecnica e fisicità. Visette più attrezzata in difesa e LaRete più efficace al centro soprattutto con l’inarrestabile centrale Valentina Asiagona. Tutte le ragazze in campo dimostravano impegno e combattività ma giustamente impreziosito da clima gioioso e cordiale dovuto alle antiche amicizie trasversali (es. Pistocchi/Oliva/Speciale/Trapani, Banda Rozzano/Tosatti etc…) dando vita ad uno scontro leale e corretto che ha fatto passare in secondo ordine il risultato finale. Ad un certo punto sembrava di essere nel villaggio dei Puffi, dove tutti giocano sereni e tranquilli, tra uccellini che cinguettano.Ed ovviamente non poteva mancare Sgargamella perfettamente interpretato da coach Longoni che, tra un incazzatura e l’altra, è riuscito a “ciccare” praticamente tutti i cambi a disposizione con una precisione che ha del chirurgico, dando modo alle visettine di recuperare nei momenti difficili, tanto che ad un certo punto, il buon Ludovico Bonisolli (sarà scritto giusto ???) si è seduto in panchina convinto “che tanto ci pensava il buon Longoni a farci vincere la partita.
Sono convinto che il “diversamente capellone” Longoni è sulla buona strada per candidarsi a qualche panchina Pro Patria, dove le sue indiscusse qualità di rimangiatore insaziabile di parola e di “incasinatore” di partite facili sapranno essere valorizzate al meglio dalla Brugnonesca Direzione Sportiva che tanto esalta tali qualità.

Anche tra il pubblico l’atmosfera era quella post-natalizia. Tutti felici, tutti sereni, tutti disposti a dispensare sorrisi e complimenti. Tutti … TRANNE UNO. Quello che non ti saresti mai aspettato, quello con cui hai condiviso mille battaglie contro i poteri occulti, con cui sei stato fianco a fianco delle dimostrazioni contro gli abusivi delle panchine del volley, quello sempre pronto ad invitarti in una nuova splendida esperienza pallavolistica. Poco importa che poi puntualmente non lo trovavi più perché se ne era già andato. In fondo un vero amico non è obbligato a giustificarsi, a scusarsi, a spiegarti proprio tutto. Il mio (ex) è un tipo esuberante, dinamico, incapace di stare fermo in un posto. E’ sempre avanti a tutti di almeno un passo e ti controlla con il terzo occhio per correggerti se sbagli. Credetemi un amico così è qualcosa di unico, raro se non addirittura … speciale. Ed è per questo che ieri sono uscito amareggiato dalla palestra di Settimo: ViSette aveva vinto con merito la partita, io invece avevo perso un amico !!!