Le regole del "nostro" atleta

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docangelo
00lunedì 17 ottobre 2011 12:11
dal sito del Lissone Volley Team
Le regole del nostro atleta

Divertirsi. Il volley è un gioco e il gioco è gioia di vivere, anche se devi mettere in preventivo che difficoltà e delusioni non mancheranno. Sappi che nello sport, la via del successo passa sempre per il divertimento.
Allenarsi per giocare meglio e quindi per divertirsi di più. Come in tutte le attività, anche nello sport l'impegno e l'applicazione sono i presupposti per migliorarsi e quindi per avere sempre maggior soddisfazione.
Non pensare solo a se stessi. La mentalità dello sportivo si manifesta con un forte senso del team. Esprimiti come meglio credi per sviluppare questo concetto, non solo nei confronti dei tuoi compagni, ma anche come modalità di approccio alla vita. Il "vero sportivo" si rivela sempre in positivo nel mondo che lo circonda.
Sfidarsi. Non ti accontentare mai. Nello sport, e non solo, i limiti esistono solo per essere superati e ognuno progressivamente può superare i propri. Così rafforzi anche il carattere e ti predisponi ad una migliore qualità della vita.
Saper affrontare l'avversario. Anche se devi confrontarti con un grande campione, non ti sentire mai sconfitto in partenza. Ognuno è vulnerabile. Nessun avversario deve essere sopravvalutato e nemmeno sottovalutato.
Rispetto e tolleranza siano le regole. Il mondo dello sport ti affianca molte figure: genitori, allenatori, arbitri, dirigenti, spettatori. Il vero sportivo ne è consapevole e stabilisce con esse un clima di collaborazione e rispetto.
Saper conservare il controllo, soprattutto nei momenti di maggior tensione. Non farti sopraffare da reazioni emotive. Trova in te stesso la forza di reagire con lucidità e coraggio.
La serietà. Il volley è un gioco, ma avanzando nel sistema competitivo, si investono tempo, energia, entusiasmo e si coinvolgono altre persone. Non illuderti che tutto ciò possa essere capitalizzato, senza una adeguata gestione della tua applicazione e della tua carica agonistica.
Il risultato non è un mito. È solo la conseguenza del tuo impegno precedente e dipende da molti fattori. Analizzalo senza lasciarti condizionare, sia quando vinci sia quando perdi.


Carta dei diritti del ragazzo nello sport

Diritto di divertirmi
Diritto di beneficiare di un ambiente sano
Diritto di essere trattato con dignità
Diritto di essere circondato e seguito da persone competenti
Diritto di svolgere allenamenti adeguati ai miei ritmi
Diritto di partecipare a competizioni adatte alla mia età
Diritto di praticare il mio sport in sicurezza
Diritto di avere i giusti tempi di riposo

[SM=g7479]

polmary@
00lunedì 17 ottobre 2011 12:38
Bellissimo questo "decalogo".
Lo vedo però come un punto di arrivo. Dubito fortemente che questo sia il clima di tante squadre che vedo in giro giocare...

Per poter arrivare a questo ci vogliono secondo me:

1 - genitori intelligenti e maturi;
2 - allenatore con le strapalle;
3 - giocatori/trici impegnate

Il tutto condito con una grossa dose di sdrammatizzazione (la nazionale l'abbiamo vista a Monza, e rimane lì).

Paolo
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