Uniabita – Visette 1-3 (21-25, 25-14, 11-25,15-25)

Da martedì sera l’Accademia della Crusca ha coniato un nuovo aggettivo da utilizzare principalmente negli eventi sportivi di squadra, in particolare nella pallavolo. Il neologismo è PIRELLOSO, che descrive l’attitudine di una squadra di nuova formazione e con poca esperienza di triturare e sminuzzare le compagini avversarie nei momenti topici del campionato. Questo aggettivo si sovrappone e sostituisce quello di “Politoso” molto utilizzato in passato ma che ormai è quasi desueto, tanto da essere considerato ormai una forma dialettale.
Ogni aggettivo deve avere anche un termine contrario. Nel caso di Pirelloso, il termine opposto è ovviamente ROBBIATOSO, che indica la predisposizione di una squadra a mostrarsi arrendevole e impacciata nelle sfide importanti. Sinonimi di Robbiatoso sono Valentoso e Tagliabuoso, usati come rafforzativi e spesso percepiti come offesa da chi li riceve.

La vittoria di Visette di martedì sera al PalaGarko è stata proprio pirellosa. Nonostante l’inferiore esperienza e fisicità della maggior parte delle Visettine, lo scontro è stato a senso unico. Anche i punti fatti da Uniabita, soprattutto nel secondo set, sono derivati da errori gratuiti delle ragazze di Vighignolo. La chiave del match è stata indubbiamente la determinazione e la grinta messa in campo su ogni pallone sia in prima linea che in difesa.

Non sono abituato a citare singole atlete nei miei piccoli e divertiti commenti, soprattutto per non rischiare di ferire, anche involontariamente, le altre giovani che ammiro per l’impegno e i sacrifici profusi. In questo caso devo fare una eccezione per una “collega”, la grande (e ormai maggiorenne) Sofia Magani, che contro Uniabita ha smistato il gioco come ho visto fare raramente negli ultimi anni. Lucidità, Precisione e Velocità (tutto maiuscolo) per trasformare la invalicabile muraglia cinese di Uniabita nel muro del Pianto di Gerusalemme, dove Valente e Robbiati potranno inserire i bigliettini con le preghiere per l’anno prossimo mentre battono il capo in segno di penitenza (mi raccomando, con forza !!!).

(omissis)

Nella lista della spesa mancherebbe il tipo che ne sa più lui di tutti gli allenatori messi in fila, il cosiddetto "trapanide"