reggiani, 17/03/2014 16:59:
Anch'io ho seguito con entusiasmo le gesta di mia figlia, ora maggiorenne e ancora giocatrice, ma qualche volta mi domandavo se tutto questo non lo facevo solo per me stesso.
Con la crescita le priorità, per molte ragazze, sono altre e quando gli impegni o le soddisfazioni si esauriscono, subentra dell'altro e il nostro ruolo non e' certo quello di costringerle.
Prendo spunto da Reggiani per fare una riflessione genitoriale.
Un ciclo di tanti anni passati nelle palestre di Milano e provincia, sta per concludersi anche per me.
Il prossimo anno sarà l'ultimo nelle giovanili per mia figlia, e, al suo termine, non è detto che lei avrà voglia di continuare a giocare.
Dipenderà da quanta passione avrà ancora, da quanto tempo vorrà sacrificare al rito degli allenamenti, da quali e quanti interessi diversi vorrà coltivare.
Caspita, di sicuro c'è il rischio che mi mancherà qualcosa che mi ha fatto compagnia per 8 anni.
Tanti momenti vissuti con passione ed orgoglio, tanti altri con sofferenza e dolore.
Tanti amici conosciuti tra i genitori, i tecnici, i dirigenti.
Tante ragazze in gamba, viste crescere anno dopo anno, dedicandosi con impegno a questo sport bellissimo.
Non credo che riuscirò a staccarmi del tutto da tutto questo, anche se non mi riguarderà più da vicino.
[Modificato da docangelo 17/03/2014 21:11]
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